La produzione cinematografica globale è in forte espansione, soprattutto grazie alle nuove tecnologie. È più economico e facile che mai girare, montare e distribuire un lungometraggio, per non parlare dell’effetto di Internet sulla condivisione di idee, conoscenze e consigli.
Non è possibile fornire una cifra definitiva per il numero esatto di film realizzati ogni anno, ma la crescita può essere considerata utilizzando un indicatore, come il numero di nuovi lungometraggi elencati ogni anno su IMDb.
Il documentario è una forma di narrazione cinematografica non rappresentata attraverso la simulazione come per la fiction. Spesso il video è accompagnato da una registrazione tramite speaker professionisti. La vita documentata nel suo svolgersi davanti all’occhio della telecamera: lo sguardo di tutti noi. All’origine del documentario abbiamo sempre una storia che vuole essere narrata. Un prodotto antico quanto il cinema, il documentario, ma fatto a scopo didattico, non si può non convenire che il cinema nasce dal voler documentare una storia un avvenimento, una sensazione. Questo genere ibrido tra finzione e codici documentari si è affermato nel corso degli anni come genere a sé stante. Alla stessa maniera di un film, il documentario ha bisogno di una narrazione di un soggetto e di una sceneggiatura, di sviluppare un racconto che sarà tradotto poi in passaggi visivi, allo stesso modo che per i film.
Il documentario non solo è un romanzo, è anche uno di quelli più avvincenti. Al centro dell’ascesa del documentario, la volontà, e l’esigenza, di raccontare una storia, può cambiare il genere, ma sarà sempre utilizzato il contenitore che meglio si presta al contenuto ovvero alla storia che il documentarista ha scelto di documentare.