Capita a diverse persone di domandarsi quale sia il miglior maglione sostenibile oppure il detersivo più rispettoso dell’ambiente. La stessa domanda si può declinare per ogni genere di prodotto che si desidera acquistare. La risposta, però in ogni caso è sempre la stessa: il più ecosostenibile è… quello che non compri!

In che modo un prodotto inquina

Purtroppo, ogni volta che acquisti un prodotto, qualunque esso sia, tieni presente che ci sono un mucchio di fasi che hanno prodotto impatto e inquinamento. Per iniziare, c’è la fase di produzione vera e propria, la trasformazione, il confezionamento, il trasporto e, solo alla fine, la commercializzazione. A ogni passaggio, entrano in gioco emissioni diverse e utilizzo delle risorse.

Motivo per cui anche il prodotto che viene venduto come il più rispettoso dell’ambiente possibile, comunque non ha un impatto zero. Ci sono poi dei prodotti che inquinano di per sé, come ad esempio, caricare uno smartphone richiede una certa energia elettrica la cui produzione è inquinante. Altri invece, hanno al loro interno elementi inquinanti e pericolosi, basti pensare alla pile e batterie per alimentare i vari apparecchi in giro per casa.

Come essere più sostenibili

Un modo che hai per ridurre la tua impronta ecologica è iniziare a ridurre i tuoi consumi, domandandoti se hai davvero bisogno di acquistare quello o quel bene, ovviamente, non è possibile rinunciare a tutto quanto. Prova allora a fare così: vai in un mercatino usato Roma per esser più sostenibile. Se acquisti un prodotto usato, sia abbigliamento o tecnologia, non stai facendo altro che evitare che il prodotto venga buttato via e diventi un rifiuto, con tutto ciò che ne consegue cioè spazio pe esser stoccato, risorse per esser trattato adeguatamente.

Allunghi la sua vita utile e quindi ottimizzi le risorse con cui è stato prodotto. Se da una parte, il mercato ti spinge a comprare sempre di più, per evitare di inquinare e produrre rifiuti, rivolgiti a un mercatino usato Roma che ti offre anche prezzi imbattibili senza lesinare sull’aspetto qualitativo.

Di Editore